Dopo il dovere c’è finalmente il piacere.Questa è la parte dove al di là di tutte le ricette presenti nel panorama culinario, ciascuno può permettersi di lavorare di fantasia, sperimentare, creare, personalizzare.
Fondamentalmente, perché il nostro amico non perda le sue caratteristiche terapeutiche, farmacologiche e i principi attivi di cui è ricchissimo, deve RIGOROSAMENTE esere utilizzato CRUDO.
Infatti tutti i piacevoli effetti collaterali al gusto (in realtà non sono affatto collaterali) svaniscono con la cottura che esalta soltanto la piccantezza.
La credenza che il piccante uccida i sapori è soltanto frutto dell’inesperienza di chi magari si è avventurato nell’utilizzo del peperoncino senza tarare le dosi.
Il piccante, viceversa, esalta il sapore dei cibi.
Questa affermazione, potrebbe anche essere sostenuta scientificamente, visto che la capsicina stimola alcune diramazioni nervose della bocca, ma io non voglio convincere nessuno, a priori, invito semplicemente a provare, procedendo naturalmente con le dovute cautele.
La dose di prodotto va aumentata gradualmente, fino ad arrivare a quella giusta per il nostro peso corporeo (v. Applicazioni terapeutiche).
Come detto, il panorama culinario è colmo di ricette che riguardano piatti a base di peperoncino, quindi, mi limiterò a descriverne alcune, più o meno di mia invenzione (più o meno perché in realtà, secondo me, solitamente la creatività viene sollecitata osservando, analizzando e, in cucina, assaggiando, il lavoro di altri: successivamente si passa alla personalizzazione della ricetta).
Un ultimo consiglio prima di iniziare:
quando si lavora con i peperoncini usare sempre guanti di lattice; non saranno sufficienti a contrastare il succo di peperoncino che penetra ovunque, ma comunque assicurano una minima protezione.
Fonte: Altrasalute
Nessun commento
Posta un commento