Coltivazione in serra - 21 Novembre 2011


















Frutti di Habanero orange e Trinidad scorpion in fase di maturazione.

Spaghetti con le acciughe piccanti

Ingredienti per quattro persone:
2 peperoncini rossi piccanti
4 acciughe sottosale
1 ciuffo di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
400 gr di spaghetti
300 gr di pomodori
1 spicchio d'aglio
sale

In una padella fate rosolare nell'olio un trito di prezzemolo, aglio e peperoncino
Unite i filetti delle acciughe diliscate e dissalate sotto l'acqua corrente.
Aggiungete i pomodori privati della buccia e dei semi, fate cuocere e restringere il sugo a fuoco
moderato. Cuocete gli spaghetti in abbondanza acqua salata, scolateli al dente, versate la salsa, mescolate servite.

Fonte: Lorena Fiorini


I Semi 6° Parte: La Raccolta - L'Essicazione - La Conservazione

LA CONSERVAZIONE DEI SEMI
 
I semi vanno conservati in un luogo buio, fresco ed asciutto. Una scatoletta di cartone con coperchio e delle bustine di carta sono la soluzione migliore, una manciata di riso messo nella scatola, aiuterà ad eliminare quel poco di umidità residua. Non sono invece da prendere assolutamente in considerazione involucri e bustine di plastica se non si è sicuri che i semi siano perfettamente secchi.
A temperatura ambiente i semi rimarranno fertili per 3 o più anni, con il diminuire della temperatura i semi si possono conservare per decine, centinaia o migliaia di anni! Se avete un congelatore con una temperatura costante di -25°C e ci riponete i vostri semi (devono essere completamente secchi e sigillati in una busta di plastica con cursore di quelle serie assieme ad una manciata di riso) fra mille anni qualcuno potrà seminarli e germoglieranno!
Anche solo alla temperatura di 5-8°C del frigorifero i semi (e non solo quelli di peperoncino) rimangono fecondi per qualche decina di anni (queste cose sulle bustine delle sementi in commercio non sono scritte!)
Conclusioni
Spero che questa guida abbia chiarito qualche dubbio sulla raccolta, la conservazione e l'essiccazione dei vostri semi. Quanto proposto non ha la pretesa di essere l'unico metodo valido ma piuttosto un insieme di esperienze verificate personalmente per ottenere buoni risultati in modo semplice ed economico diretto a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della coltivazione dei peperoncini.
Buoni Semi a Tutti!
Fonte : Roby di PeperonciniPerHobby

I Semi 5° Parte: La Raccolta - L'Essicazione - La Conservazione

E CON I PEPERONCINI PICCOLI?

Estrarre i semi con il sistema sopra descritto da piccole bacche generalmente della specie C. Annuum risulta un pò problematico per via delle dimensioni, meglio togliere picciolo, corolla ed apice, dividere in due il peperoncino senza cercare di isolare placenta e semi, le immagini qui di seguito parlano da sole:








DUE METODI PER L'ESSICAZIONE

A causa della loro scarsa carnosità i semi dei peperoncini della specie C. Annuum e C. Baccatum trattati con il metodo sopra descritto, si essiccano abbastanza velocemente, basterà porli su di una reticella di questo tipo:



 
Collocateli poi in un luogo caldo ed asciutto (sopra ad un termosifone ad esempio) ed in pochi giorni saranno pronti per la loro conservazione. A questo punto basterà manipolarli un pochino con due dita per far cadere tutti i semi, la placenta rimasta, ormai secca, non serve più, si può gettare oppure sminuzzarla o polverizzarla per produrre un composto "Super Hot" in quanto in essa risiede la maggior parte di Capsaicina, l'elemento che conferisce la piccantezza ai peperoncini.
Sono in molti a credere che la parte più piccante del peperoncino siano i semi: niente di più sbagliato, se vengono lavati eliminando i residui di placenta che si sono depositati sopra ad essi, sono assolutamente insapori ed inodori. I semi contengono invece vitamine ed altre sostanze utilissime al nostro organismo, quando si produce la polvere di peperoncino è consigliabile di macinare assieme anche i semi.
L'essiccazione dei C. Chinense o Pubescens è invece più impegnativa a causa della loro carnosità e dell'alto contenuto di sostanze oleose. Il consiglio è quello di avvolgere placenta+semi in un foglio di carta da cucina la quale, estraendo la gran parte dei succhi, farà diminuire notevolmente i tempi i essiccazione:


 
non abbiate comunque nessuna fretta, tanto più l'essicazione sarà lenta, quanto migliori saranno i risultati. 

Fonte: www.peperonciniperhobby.it

I Semi 4° Parte: La Raccolta - L'Essicazione - La Conservazione

Partiamo con un Habanero Giallo,
la sequenza di immagini che segue rende il concetto meglio delle parole.









 
Come si può vedere si elimina per prima cosa il picciolo, la corolla e pochi millimetri della parte superiore del frutto, si infila la punta del coltello in una delle aperture tra le costole del peperoncino, quindi si esegue un taglio longitudinale in modo da dividere in due il frutto. La lama deve lavorare solo sull'esterno del peperoncino facendo attenzione a non praticare incisioni sui semi i quali, essendo freschi, sono molto teneri e vulnerabili. Sempre con la punta del coltello si asporta tutta la placenta completa di semi ed il gioco è fatto.

Perchè estrarre anche la placenta piuttosto che staccare i singoli semi come quasi tutti fanno?
Per due semplici motivi:
  • se collegati alla placenta, i semi continuano a maturare raggiungendo il massimo del loro potenziale di fertilità
  • durante la fase di essiccazione la placenta rilascia sulla superficie dei semi l'olio essenziale di Capsaicina il quale tra le sue innumerevoli proprietà costituisce un'ottima pellicola di protezione dagli agenti esterni; umidità, muffe, virus, batteri e quan'altro troveranno una barriera praticamente insormontabile. In pratica il seme viene "incapsulato" e protetto in modo del tutto naturale senza utilizzare particolari prodotti presenti sul mercato e che lasciano il tempo che trovano. I vostri semi assumeranno un aspetto "sano e brillante" e saranno vitali per un tempo maggiore.
Fonte: www.peperonciniperhobby.it

I Semi 3° Parte: La Raccolta - L'Essicazione - La Conservazione


COME SI FA
Questa è la nomenclatura comunemente usata per distinguere le diverse parti che compongono un peperoncino


 
Si tratta di isolare l'intero grappolo di semi assieme alla placenta (la zona biancastra e spugnosa dove sono attaccati i semi) dal resto del peperoncino (picciolo, apice, polpa). 
Fonte: www.peperonciniperhobby.it

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