E CON I PEPERONCINI PICCOLI?
DUE METODI PER L'ESSICAZIONE
A causa della loro scarsa carnosità i semi dei peperoncini della specie C. Annuum e C. Baccatum trattati con il metodo sopra descritto, si essiccano abbastanza velocemente, basterà porli su di una reticella di questo tipo:
Collocateli poi in un luogo caldo ed asciutto (sopra ad un termosifone ad esempio) ed in pochi giorni saranno pronti per la loro conservazione. A questo punto basterà manipolarli un pochino con due dita per far cadere tutti i semi, la placenta rimasta, ormai secca, non serve più, si può gettare oppure sminuzzarla o polverizzarla per produrre un composto "Super Hot" in quanto in essa risiede la maggior parte di Capsaicina, l'elemento che conferisce la piccantezza ai peperoncini.
Sono in molti a credere che la parte più piccante del peperoncino siano i semi: niente di più sbagliato, se vengono lavati eliminando i residui di placenta che si sono depositati sopra ad essi, sono assolutamente insapori ed inodori. I semi contengono invece vitamine ed altre sostanze utilissime al nostro organismo, quando si produce la polvere di peperoncino è consigliabile di macinare assieme anche i semi.
L'essiccazione dei C. Chinense o Pubescens è invece più impegnativa a causa della loro carnosità e dell'alto contenuto di sostanze oleose. Il consiglio è quello di avvolgere placenta+semi in un foglio di carta da cucina la quale, estraendo la gran parte dei succhi, farà diminuire notevolmente i tempi i essiccazione:
non abbiate comunque nessuna fretta, tanto più l'essicazione sarà lenta, quanto migliori saranno i risultati.
Fonte: www.peperonciniperhobby.it
Fonte: www.peperonciniperhobby.it
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