Alcune tipologie


L’unico criterio corretto per imparare a riconoscere i peperoncini è quello di fidarsi, o di assaggiarli. Per aiutarvi, ecco le descrizioni delle principali varietà, poste in commercio con i nomi dei luoghi di origine. 
Peperoncini messicani.  
Piccoli, di sapore pungente, soltitamente verdi, ma anche rossi. 
Tra le varietà più diffuse, impiegate fresche o essiccate: serrano (piccolo, molto piccante), jalepeno e poblano; tra quelle essiccate: ancho (dolce, di colore scuro) e cascabel
Peperoncini spagnoli. 
Di sapore lievemente piccante e affumicato, quasi sempre impiegati in forma essiccata. Le varietà romesco e choriceros sono caratteristiche di alcuni piatti come la salsa romesco e le salsicce dette chorizo. 
Peperoncino di Caienna. 
Detto anche ‘Pepe di Caienna’. Lungo e affusolato, rosso intenso, dal sapore molto forte, disponibile ovunque, sotto forma di polvere rossa, finissima. Viene impiegato come condimento da tavola, Allo stesso modo del sale o del pepe. Aggiunge un tono piccante e un leggero colore rosato alle salse e ai piatti di pesce. 
Peperoncino delle Indie Occidentali.  
E’ la varietà habanero, dalla caratteristica forma a lanterna, di colori diversi, dal giallo sfumato di verde, all’arancio-rosso: tutti hanno un sapore estremamente piccante. 
Peperoncino indonesiano. 
E’ un peperoncino appuntito, di colore rosso vivo, della varietà lombok. E’ usato in tutti piatti piccanti. La salsa più nota prende il nome di sambal e viene preparata in numerose varianti.
Fonte: Altrasalute

Nessun commento

Posta un commento

Peperoncinoper passionediSalvatoreDesign byIole