I peperoncini, appartenendo alla famiglia delle solanacee, hanno bisogno di molto sole e calore, (come tutti gli ortaggi che appartengono a questa famiglia) e per germinare i semi, hanno bisogno di una temperatura costante, ripeto costante, di almeno 24-26 gradi, se si abbassa la temperatura, si arresta il ciclo di germinazione, con relativa, probabile perdita dei semi.
Il periodo di germinazione, varia in base alle condizioni ambientali, e può anche durare dalle 3 alle 4 settimane, a volte anche di più (più alta è la temperatura, minore è il periodo di germinazione dei semi). Il periodo ottimale per la messa a dimora dei semi, è dai primi di marzo in avanti, quando appunto la temperatura comincia a diventare ottimale, ma può anche essere effettuato a gennaio-febbraio ma in ambiente coperto e riscaldato, specialmente al nord, fino a maggio.
Da giugno in avanti è sconsigliato, specie per le varietà hananero e naga che, avendo una crescita lenta, dalla messa a dimora dei semi alla completa maturazione, devono passare più di 5 mesi.
Per la messa a dimora dei semi, usare piccoli vasi, volendo si possono usare anche dei bicchieri di plastica da pic nic usa e getta, ai quali praticare sul fondo, 4 o 5 forellini per evitare il ristagno dell'acqua, riempirli di terra sciolta, friabile e permeabile, oppure usare torba già preparata che si può trovare nei negozi di piante o nei supermercati, volendo si può anche miscelare 50% sabbia e 50% torba, così quando i semi incominceranno a mettere le radici, queste possano espandersi facilmente. Una volta riempiti di terra o di torba i vasi innaffiare per bene con acqua, e, alla profondità di 0,5 - 1 cm. mettere a dimora un seme per ogni vaso e coprirlo tenendo presente che, per ottenere ottimi risultati, solitamente il seme va interrato almeno il doppio del suo diametro, e tenere costantemente umido il terreno, poi quando la sabbia o la torba in superficie è asciutta, irrigarli, e per farlo, usare un nebulizzatore, (del tipo di quelli che usano le casalinghe per spruzzare i vetri e pulirli) così si evita di far saltare il seme fuori dalla sabbia, ed attendere che le piantine si facciano vedere, e, quando raggiungeranno un'altezza di almeno 10 cm. ed avranno dalle 6 alle 8 foglioline, e le condizioni ambientali lo permettono, si può effettuare il trapianto, altrimenti effettuare il reinvaso in vasi più capienti con tutto il pane di terra così si evita di mettere a nudo le radici e non subiranno il trauma del trapianto ed irrigarle. Ricordarsi sempre di effettuare il trapianto nel tardo pomeriggio, così avranno tutta la notte per assorbire l'acqua di cui hanno bisogno, ed adattarsi alla nuova dimora. Se l'operazione di trapianto viene effettuata di giorno, le piantine rischiano, anzi, saranno sicuramente bruciate dal sole, continuare ad irrigarle quando lo richiedono, di solito ogni 4 o 5 giorni, o in base alle condizioni ambientali.
Quando le piantine incominceranno a crescere, per ottenere buoni frutti, eliminare i getti secondari, i cosiddetti succhioni, che sottraggono nutrimento alla pianta e conservare il fusto principale che, crescendo, si svilupperà diramandosi e formando un alberello, poi, quando saranno più sviluppate, e prima della fioritura, effettuare una leggera concimazione usando, per chi riesce a procurarselo, del fertilizzante organico (letame) che è il fertilizzante non plus ultra, in quanto contiene oltre ai 3 elementi principali cioè azoto fosforo e potassio, anche moltissimi microelementi, oppure usare dello stalattico già preparato che si può trovare nei garden o anche nei grossi supermercati, attendere la crescita delle piantine, la fioritura, irrigandole quando lo richiedono, ed infine la maturazione dei frutti.
Per chi li coltiva in vaso, consiglio di usare vasi di almeno 30 cm. di diametro ed altrettanti di profondità, in quanto, più le radici hanno spazio per espandersi, più la pianta cresce rigogliosa producendo così ottimi frutti, altrimenti si otterranno piante piccole, quasi tipo bonsai, che produrranno piccoli frutti.
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