Che cos'è e come si prepara la tintura madre di peperoncino


Nella cultura popolare contadina delle mie zone è  molto sviluppato l'uso del peperoncino (capsicum annum) non solo in cucina, ma anche per scopi oserei dire terapeutici, grazie alla sua enorme quantità di vitamine ed in particolare la C.

Molti lo mangiano fresco appena raccolto, altri lo preferiscono aggiunto in polvere sulle pietanze, questa ottenuta dopo l'essiccazione e la successiva  polverizzazione mediante il frullatore o con l'antico metodo del mortaio di pietra, altri ancora lo conservano sott'olio. Le capacità curative di questo ortaggio e di prevenzione sono note un pò a tutti, e sulla rete non si contano i siti che si occupano di questo meraviglioso prodotto della terra.

Lo scopo di questa pagina è quello di rendere noto a tutti un metodo antico che ho acquisito dalle persone anziane del mio luogo per la preparazione della tintura madre di peperoncino un metodo naturale di estrazione dei principi attivi del peperoncino per poi utilizzarlo a fini terapeutici.

Attenzione: questi consigli in prima non sostituiscono il medico, il quale va sempre consultato, poi sono rivolti a quelle persone che già fanno uso di peperoncino, quindi, conoscono bene questo prodotto e sanno che va usato con la dovuta cautela prestando attenzione soprattutto agli occhi.

TINTURA MADRE:
Estrazione per via alcolica dei principi attivi di un'erba.
Preparazione :

1) è necessario raccogliere circa 90 gr. di peperoncino ben rosso e maturo al punto giusto; dopo averlo accuratamente lavato ed asciugato tagliatelo con le forbici in piccole parti, usando dei guanti in modo da non irritare la pelle;

2) i pezzetti di peperoncino metteteli a macerare in mezzo litro di alcol puro a 95°, utilizzando un barattolo di vetro di colore scuro, e riporlo al buio, (va bene anche all'interno di un mobile), deve restarci per quattro giorni;

3) trascorsi i quattro giorni, riponetelo in una bottiglia sempre di colore scuro, filtrandolo con un velo in modo da eliminare i pezzetti tagliuzzati e i semi del peperoncino stesso.

Il liquido così ottenuto è: la tintura madre di peperoncino 

Il popolo contadino del sud Italia la usava e in pochi ancora la utilizzano in diversi casi; al momento ne indico solo quattro che ho personalmente provato e testato grazie anche ai miei familiari ed amici che utilizzandola hanno ottenuto sempre dei buoni risultati.

Usi: gli usi dove si sono avuti i migliori risultati sono in caso di mal di gola, punture di insetti, mal di denti e  dolori reumatici.

Mal di gola: ai primi sintomi o sensazione di bruciore prendete un bicchiere riempito con acqua al di sotto della metà aggiungete circa 8-10 gocce di tintura madre, fate dei gargarismi per circa 5 minuti, ripeteteli a distanza di circa 4 - 5 ore, per 4 - 5 volte, i progressi non mancheranno.

Punture di insetti : in questo caso mettete qualche goccia di tintura direttamente sul punto interessato e frizionatelo delicatamente in modo da non irritare. Se necessario ripetete a distanza di qualche ora l'operazione. Attenzione ad usare la tintura vicino agli occhi e comunque prestare sempre massima cura quando si usa sul viso; sarebbe opportuno fare una prova prima su una parte di epidermide nascosta.

Mal di denti:
se qualche molare cariato vi provoca fastidi o peggio ancora dolori,  per alleviarli prendete un tampone di ovatta imbevetelo di tintura madre di peperoncino e  posizionatelo sulla parte dolente, servirà ad alleviare il dolore e farvi passare qualche ora in tranquillità, attenzione a non ingerire la tintura in quanto ha 95 gradi,  poi andate dal dentista per farvi curare.

Dolori reumatici
: dopo aver cosparso sulla zona interessata al dolore la tintura madre, massaggiate energicamente, ponendovi sopra un panno di lana; la zona si surriscalderà e quel calore allevierà il dolore dopo alcune applicazioni in casi non gravi scomparirà del tutto.

 Fonte: http://digilander.libero.it/umbertosalerno/

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