La semina del peperoncino


Il metodo più semplice è quello di rivolgersi ad un rivenditore specializzato. In questo caso cercate di verificare se sulla confezione è indicato che i semi non siano stati geneticamente modificati; 
infatti recentemente vengono prodotti semi di peperoncino che danno vita a piante rigogliosissime ma sterili; vale a dire che dai semi dei frutti generati da tali piante non nascerà nulla. 
Altro metodo, il meno dispendioso, è quello di far essiccare un paio di peperoncini, estrarne i semi e piantarli l’anno successivo.  
La scelta del seme sembra una cosa banale, invece è l’inizio del nostro lavoro, quindi va fatta con la dovuta cura. 
Per esperienza posso dirvi che difficilmente troverete al primo tentativo il tipo di peperoncino che vi soddisfa, soprattutto se diventerete come spero degli intenditori. Quindi, non abbiate fretta. 
Iniziate con due o tre tipi di peperoncino e di anno in anno, magari facendo degli scambi con amici e conoscenti che avrete coinvolto, riuscirete a coltivare otto o dieci specie ed a selezionare quelle due o tre qualità di piante giuste per voi; e per giuste intendo nel gusto, nella piccantezza, nell’aroma e perché no, nella forma che più vi piace e che comunque si adattino all’uso che ne vorrete fare.
Fonte: Altrasalute

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